La sentenza della Corte di Cassazione (nr. 10333/2018) ha sollevato l’attenzione sulle polizze Unit Linked, inducendo a riflessioni sulle dinamiche del mercato assicurativo di ramo III. La sentenza affronta la questione della natura assicurativa di una polizza Unit Linked e stabilisce che, senza la garanzia della conservazione del capitale alla scadenza, il prodotto viene considerato un investimento finanziario piuttosto che un prodotto assicurativo. Tuttavia, nonostante alcune caratteristiche tecniche tipicamente assicurative, la maggior parte dei prodotti esaminati sembra non differenziarsi significativamente dall’offerta del risparmio gestito.

Il documento analizza 17 prodotti di ramo III provenienti da diverse compagnie assicurative e nota che solo in un caso è prevista una maggiorazione in caso di morte per infortuni e solo in due casi è prevista l’erogazione di una rendita. Per il resto, i prodotti si differenziano principalmente per la flessibilità nella composizione del sottostante finanziario su prodotti a vita intera in quasi tutti i casi (14 su 17).

Si suggerisce che il condizionamento dei prodotti Unit Linked da parte dei distributori, focalizzati sulla performance finanziaria del sottostante rispetto all’offerta del risparmio gestito, potrebbe spingerli ad assomigliare sempre più a quest’ultimo, perdendo così la loro natura assicurativa. Una possibile soluzione sarebbe arricchire i prodotti con coperture accessorie che interessino il mercato e cercare di allontanarsi dalla competizione basata esclusivamente sulla performance finanziaria, vendendo i prodotti per il servizio complessivo offerto.

Si sottolinea che l’entrata in vigore della Insurance Distribution Directive (IDD) e dei futuri principi contabili IFRS 17 potrebbero favorire questa evoluzione, premiando la qualità del servizio anziché il volume venduto. Si consiglia alle compagnie di definire una politica di rischio assicurativo minimo per escludere l’applicabilità della sentenza e di condividere con i distributori una gamma di prestazioni accessorie coerenti con i profili dei clienti. Inoltre, si suggerisce di definire un modello di remunerazione coerente con le metriche di IFRS 17 per garantire la stabilità della profittabilità dell’impresa.

In conclusione si sostiene che intervenire sulla propria offerta di prodotti Unit Linked in modo da evitare i rischi della sentenza e proteggere i prodotti di ramo III dal rischio di essere assimilati ai prodotti del risparmio gestito è cruciale. Questo potrebbe richiedere una revisione del modo in cui vengono venduti i prodotti e un approccio più incentrato sul servizio offerto, piuttosto che sulla pura performance finanziaria. Inoltre, l’adozione di politiche e modelli di remunerazione coerenti con i futuri principi contabili potrebbe contribuire a sostenere la profittabilità delle imprese.