Il settore finanziario è attualmente impegnato nell’esplorare il tema della Corporate Governance, con particolare attenzione alla valutazione degli esponenti aziendali. La recente evoluzione normativa, guidata dal Decreto Ministeriale n. 169/2020, ha introdotto un nuovo paradigma nella valutazione di tali figure, distinguendo tra requisiti e criteri di idoneità e ampliando le valutazioni richieste durante le verifiche.

Il Decreto ha portato a una chiara distinzione tra i requisiti, che seguono criteri rigidi e oggettivi, e i criteri di idoneità, che consentono una valutazione più flessibile e contestualizzata delle capacità e competenze degli esponenti. Inoltre, ha esteso l’analisi alla correttezza, alla composizione degli organi, alla disponibilità di tempo e ad altri fattori, riflettendo la complessità crescente del panorama aziendale.

La Banca d’Italia ha emesso orientamenti basati sull’analisi di un campione rappresentativo di soggetti vigilati nel settore finanziario. Questi orientamenti mirano a garantire un governo societario improntato a criteri di sana e prudente gestione, adattando le valutazioni alle sfide sempre crescenti del contesto aziendale.

Le Disposizioni Procedurali stabiliscono standardizzazioni per garantire coerenza e comparabilità nelle valutazioni condotte su diversi enti vigilati. Tuttavia, sono emerse criticità nelle procedure di valutazione, soprattutto riguardo alla completezza delle informazioni e alla corretta valutazione degli esponenti.

La Banca d’Italia ha evidenziato che una percentuale significativa di verbali non era sufficiente dal punto di vista della completezza delle informazioni. Di conseguenza, ha raccomandato agli enti vigilati di dotarsi di politiche interne che disciplinino la raccolta delle informazioni richieste in base alle norme vigenti. Inoltre, ha sottolineato l’importanza di fornire valutazioni puntuali e analitiche, evidenziando gli elementi informativi a supporto dei giudizi formulati.

Gli orientamenti della Banca d’Italia riflettono l’impegno a promuovere un approccio coerente ed efficace alle verifiche di idoneità degli esponenti aziendali. Tuttavia, per affrontare le criticità riscontrate, è necessario che gli enti vigilati adottino iniziative per migliorare le procedure di valutazione, assicurando la completezza delle informazioni e valutando l’adozione di politiche interne in linea con gli orientamenti forniti.

Infine, gli orientamenti della Banca d’Italia si inseriscono nel contesto più ampio del “Fit & Proper”, che è stato esteso anche al comparto assicurativo. Questo ampliamento riflette la necessità di adattare le normative esistenti alle nuove sfide e complessità del settore finanziario e assicurativo, al fine di garantire una governance aziendale solida e trasparente.