IFRS 17 è il nuovo principio contabile che riguarda i contratti assicurativi, ma l’industria delle polizze sta ancora affrontando alcune sfide. Il 26 giugno scorso, lo IASB ha pubblicato e messo in consultazione pubblica gli emendamenti al principio, in attesa dell’endorsment finale da parte dell’Unione Europea. Sebbene alcuni “temi caldi” segnalati dall’Industry e dall’EFRAG siano stati accolti, ci sono ancora aspetti cruciali come le coorti delle polizze e la metodologia per determinare il tasso di attualizzazione dei passivi per i prodotti vita di Ramo I, che non hanno registrato progressi.

Per quanto riguarda i costi di acquisizione, è stato accolto il desiderio di allocare gli oneri di acquisizione per contratti emessi tenendo conto della persistenza del contratto (rinnovi attesi), in modo da ripartire il significativo sforzo economico tra i contratti acquisiti e quelli attesi.

Per quanto riguarda la riassicurazione, gli effetti sul Contractual Service Margin dei contratti di riassicurazione in quota share relativi a contratti onerosi sono stati rappresentati simmetricamente sin dall’avvio del contratto o da quando sono divenuti onerosi lungo la vita del contratto. Tuttavia, non è stata accolta una richiesta analoga per i contratti di riassicurazione non proporzionali.

La questione delle coorti rimane irrisolta, poiché lo IASB sembra non essere intenzionato a recepire le richieste degli operatori. Ciò ha suscitato domande riguardo all’utilità di questa richiesta informativa di disaggregazione, che per i contratti vita di ramo I potrebbe essere inutile e costosa, considerando che la gestione di tali contratti si basa sul principio di mutualità temporale.

Un argomento delicato riguarda la metodologia di determinazione del tasso di attualizzazione dei passivi per i prodotti vita di Ramo I. Questo è un aspetto cruciale, poiché determinerà la robustezza del bilancio delle compagnie assicurative vita rispetto alla volatilità dei mercati finanziari. La sfida è costruire una metodologia che trasferisca alle passività la maggior quantità possibile della volatilità degli attivi, rispettando gli obiettivi di IFRS 17, attuabile dal punto di vista IT e attuariale, e coerente con le logiche di gestione finanziaria e tecnica dell’impresa.

Questi aspetti, insieme all’argomento delle coorti, rendono l’applicazione di IFRS 17 una sfida ancora aperta, soprattutto per il business vita tradizionale.