Il 9 giugno 2022 è stato pubblicato il primo atto ufficiale relativo alla proposta di Review Solvency 2020 in Commissione Economica e Monetaria (ECON) del Parlamento europeo. L’articolo presenterà un approfondimento sul Draft Report che contiene la proposta di emendamenti che, entro la fine di dicembre 2022 verrà votata in plenaria, ma solamente a seguito dell’approvazione della Commissione ECON, prevista per i primi di dicembre. L’iter burocratico prevede, dal 12 luglio, la presentazione di ulteriori emendamenti, i quali verranno esaminati verso la fine di agosto. All’interno del Report, sono presenti 205 emendamenti relativi a: Misure Long Term Guarantees (LTG) e valutazione delle riserve tecniche, Solvency Capital Requirement, Principio di proporzionalità, Reporting e requisiti di audit, Vigilanza e strumenti di natura macroprudenziale, Rischi di sostenibilità, Vigilanza di gruppo e Vigilanza sulle Compagnie transfrontaliere. Gli emendamenti includono la modifica o l’eliminazione di proposte formulate dalla Commissione o l’introduzione di nuovi articoli volti a includere nella Direttiva 2009/138/CE disposizioni attualmente contenute negli Atti Delegati.

Il Draft Report introduce, rispettivamente, nuovi elementi di secondo livello all’interno della normativa primaria focalizzandosi su tre elementi: il Volatility Adjustment, la metodologia di estrapolazione della curva risk-free ed il Risk Margin; modifiche sull’utilizzo della Formula Standard relative al trattamento al rischio di variazione dei tassi di interesse e del rischio azionario, modifiche alle soglie per l’esenzione da Solvency II, ma anche alle soglie, ai criteri e all’ambito di applicazione per le Low-Risk profile undertakings (LRPU). Il Draft inoltre allenta alcuni requisiti di informativa per le Low Risk Profile Undertakings, eliminando la proposta di suddivisione dell’SFCR in due sezioni e la richiesta di disclosure sull’impatto delle misure LGT e delle misure transitorie, elimina la maggior parte dei requisiti di audit introdotti dalla Commissione, elimina o modifica le proposte legate all’incremento dei poteri della vigilanza di tipo macroprudenziale e degli strumenti a sua disposizione, elimina riferimenti a considerazioni di tipo macroprudenziali per la valutazione della stabilità finanziaria e ai relativi poteri attribuiti all’Autorità di vigilanza, elimina le proposte della Commissione di estensione dell’applicazione della vigilanza di gruppo da parte delle Autorità di vigilanza ed infine propone di modificare la definizione e la vigilanza di compagnie e attività transfrontaliere.